27 Giugno 2019

10. Poi . . .

di Sandro

La giornata sembrava incoronare il nostro incontro. Il sole scaldava, ma non risultava impertinente con il suo calore. L’aria risultava tiepida in un giusto cocktail di temperature che facilitava il dialogo all’aperto. Lei iniziò dicendomi che aveva deciso che la lotta armata fosse l’unica cosa che poteva destabilizzare il sistema e che dal disordine si sarebbe poi potuto creare l’ordine. Convinta di questo si era eclissata nella lotta clandestina. Aveva conosciuto coloro i quali, avrebbero partecipato all’attentato dell’Onorevole Aldo Moro, aveva ascoltato i loro discorsi, aveva condiviso le loro idee, ma ad un certo punto si era tirata indietro. I due eventi che cambiarono la sua esistenza mi disse furono: la malattia che colpì sua madre e l’essersi innamorata di un compagno che altro non era se non un uomo dei servizi segreti, infiltratosi nel gruppo. La malattia di sua madre la costrinse a conoscere la vera sofferenza che affligge le persone; frequentando l’ospedale per questioni famigliari venne a contatto con gente che non avrebbe mai potuto conoscere. Parlò con persone che avevano combattuto la Seconda Guerra Mondiale, con gente che soffriva quotidianamente, venne a conoscenza di tutta quell’umanità che non manifestava nelle piazze e che del cambiamento dello stato sociale gli importava veramente poco. Quando si soffre per una malattia poco importa di ciò che accade attorno a te. Sua madre resistette alla sua patologia per un anno. Il male poi ebbe il sopravvento contro le medicine, contro l’amore di una figlia, mantenendosi solo per il tempo che la clessidra della vita aveva deciso. Linda mi raccontò che, alla morte della madre, si sentì terribilmente sola, quasi nuda di fronte al mondo, senza più il suo porto sicuro, senza più la sua seconda anima. Lì, cominciò a pensare se fosse giusto infrangere il tempo restante delle persone quando in fondo tutto era già deciso. Si chiese se era giusto diventare gli orologiai degli altri, quando già la vita è sufficientemente corta tortuosa e difficile.

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9. Milano

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11. Talvolta le apparenze ingannano

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