FAMIGLIA: STRUTHIONIDAE GENERE: PIPISTRATUS
Animale notturno di grosse dimensioni che corre molto veloce nella savana (riesce a raggiungere anche i 70 km/h). A differenza del cugino struzzo, il pipistruzzo ha delle grandi ali che gli consentono anche di volare. A differenza del cugino pipistrello, non ha bisogno di utilizzare gli ultrasuoni per orientarsi perché lui ci vede benissimo (tranne quando è spaventato e infila la testa sotto la sabbia). Di notte dorme, appeso a testa in giù. Per farlo, visto il suo peso e le sue dimensioni, deve però trovare alberi molto alti e grossi, con rami resistenti, che nella savana scarseggiano. Per questo motivo dorme assai poco ed è sempre stanco.
QUANDO E’ NECESSARIO CHIAMARE IL VETERINARIO Il sonno è il problema principale di questi soggetti. Diventano pericolosi anche per gli altri animali perché, i “colpi di sonno appunto”, possono creare degli incidenti. Se nella loro strada infatti incrociano l’Ele Fante, il Napo Leone ed anche il Coccobrillo, possono esserci feriti gravi. Anche in volo bisogna stare attenti, soprattutto al Cicognac. Per tali motivi, i veterinari hanno pensato di farli dormire dentro grandi grotte, qui sono state costruite delle mensole in cui loro possano riposare a testa in giù comodamente, il buio inoltre li aiuta a conciliare il sonno maggiormente. Tutto è andato bene per un periodo, poi però sono cominciate le lamentele. Nessuno aveva tenuto conto che i Pipistruzzi russano sonoramente e che le grotte a loro assegnate fungevano da amplificatore. Il leone veniva svegliato durante le sue pennichelle, le gazzelle cominciavano a disperdersi, le elefantesse litigavano con gli elefanti, pensando avessero mangiato troppo, gli uccelli non potevano più fare delle serenate alle loro amate e il caimano, “diciamo”, non riusciva più a concentrarsi nei suoi sogni pieni di desiderio. Un vero e proprio disastro!!! E’ stata la moglie del Cicognac che è venuta in aiuto ai veterinari. Lei conosceva già il problema del russio rumoroso e lo aveva risolto mettendo un cerotto sul naso del suo compagno, in modo che l’aria defluisse più fluidamente. “Eureka!” risposero i veterinari. Problema risolto, ma non del tutto. La maggior inalazione di aria dalle vie aeree aveva contagiato anche il sistema gastroenterico, generando del rumoroso meteorismo. Dopo lunghi pensamenti i veterinari hanno installato un sistema di areazione, con obbligo di controlli giornalieri. Un blocco improvviso dell’areazione potrebbe far morire d’asfissia i Pipistruzzi. Considerazioni: “Morire da stronzi non è certo nobile, ma anche morire di scoregge non risulta edificante!”.
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