3 Febbraio 2019

Il mondo del lavoro

di Sandro

Quell’anno era uscito un inedito di John Lennon dal titolo “Free as a bird”ed io lo considerai il mio inno, inoltre giurai che nessuno mi avrebbe più giudicato con un registro e una penna in mano valutandomi solo sul dire e non sul fare. Fu allora forse che superai gli ultimi strascichi dei traumi liceali, a pensarci bene forse solo ora che ne sto parlando. Aprendomi alle possibilità lavorative ancora una volta mi venne in aiuto Tommaso, mi indicò una collega sita a Padova che stava cercando un collaboratore. Apro una parentesi per chi avrà voglia di leggere ciò che ho scritto e per raccontare quello che mi è accaduto nell’accingermi al mondo lavorativo.

Prima di entrare in questo sistema uno studente conosce solo un mondo, quello universitario, dove ci sono delle regole e con le quali i più si trovano a loro agio; tali regole sono il costringerti ad andare a lezione in un aula prefissata, a conoscere il proprio docente, intuire ciò che pretenderà, conoscere i suoi umori e raccogliere i pettegolezzi che lo accompagnano. Tutto questo aiuta l’universitario a interiorizzare in anticipo gli obbiettivi da raggiungere.

In questo modo si ha un percorso illuminato, un tragitto paragonabile a quello stradale su google maps, con obiettivo finale rispettare queste regole e giungere a meta. L’università è un insieme di ostacoli dall’altezza conosciuta con una velocità programmata senza variabili, eccezion fatta per la propria salute. Le regole prefissate, a me non sono mai piaciute è come uscire con l’ombrello quando piove. Quando sono imposte ancor di più e quando sono seguite da penalità mi irritano a tal punto che tendo a non tollerare il sistema che le ha create.

Sapevo che il mondo del lavoro sarebbe stato diverso, pieno di variabili dove tanti neolaureati si trovano completamente spaesati poiché ancora legati al mondo delle regole precostituite. Gente lodevole all’università completamente spaesata al di fuori di un mondo precostituito.

Eppure anche con me non erano stati tanto teneri.. Ricordo ancora le parole del Preside alla mia sessione di laurea: “Allora due parole sempre le stesse oramai anche voi vi siete laureati …….mi dicono che c’è crisi”. E con questa meravigliosa frase di incoraggiamento andai a conoscere i colleghi della mia zona contento ed entusiasta di presentarmi. Più o meno velatamente mi dissero le stesse cose del Preside: “C’è crisi” Qualcuno foriero di buoni consigli mi indicò di occuparmi di un mercato in piena espansione: il pareggiamento degli zoccoli nelle bovine da latte, occupato abusivamente da uomini tuttofare non veterinari. Altri invece, con una pacca sulla spalla, mi accompagnarono alla porta del loro studio dicendomi che mi avrebbero fatto sapere… Sto ancora aspettando…

Tuttavia in mezzo a questa ipocrisia mostrata dai colleghi, preoccupati di vedere in me solo un possibile concorrente, ci fu una persona che mi accolse con un gran sorriso e si congratulò per essermi aggregato al club dei veterinari.

Questa persona è Bruna, una collega solare, sempre allegra e positiva capace di dare il giusto peso alle cose, forse perché le vere e forti emozioni le ha già provate affrontando la propria di vita. Io con questa collega tuttora collaboro e ogni volta che la vedo, rammento il momento in cui sorridendo mi aprì la porta del suo ambulatorio. Sebbene siano passati tanti anni e i capelli di entrambi non siano più della stessa cromatura, il suo sorriso è rimasto lo stesso, contagioso come la sua esuberanza. La sua pazienza sempre inalterata come quella volta che affrontammo assieme la mia prima ovariectomia felina.

Dal momento della laurea all’esame di stato, stanco di essere mantenuto, feci domanda per andare a lavorare in fabbrica in una turnazione diurna e notturna del fine settimana. Qui venni assunto e questo lavoro mi accompagnò nei weekend per due anni; esattamente per cinque settimi della settimana ero dottore e per il restante tempo operaio garzone .

chevron_leftritorna a

Percorso universitario

prosegui conchevron_right

Padova e dintorni

Condividi