FAMIGLIA: MACROPODIDAE GENERE: MEDITANTIS
Animale caratterizzato dalle grandi dimensioni degli arti inferiori che gli consentono i caratteristici salti. Si sposta con diverse andature: dalla bassa velocità (a quattro zampe), all’alta velocità (con balzi a due zampe che arrivano anche a nove metri), fino a veri e propri fenomeni di levitazione e a voli pindarici. Ha un carattere introspettivo e meditativo, con una spiccata predilezione per la religione, la filosofia, l’autoanalisi e la boxe. Dorme sonni profondi su giacigli fatti di sassi molto appuntiti.
QUANDO E’ NECESSARIO CHIAMARE IL VETERINARIO Essendo un animale dalle diverse andature, ha la possibilità di percorrere grandi distanze. Questa sua caratteristica, associata alla necessità meditativa, spesso lo fa cadere in loschi giri. La volontà di estraniarsi, porta il Canguru, infatti a far uso di sostanze non sempre lecite. La malavita che conosce questa sua debolezza lo usa come corriere. Lui, come ricompensa per le lunghe distanze che percorre, viene pagato con sostanze allucinogene. Rifacendosi ad antichi shamani e grazie all’uso di sostanze che lo allontanano dalla realtà, si abbandona a pensieri riguardanti l’infinito. Pensa alla magnificenza dei buchi neri, alla leggerezza dell’essere, alla possibile immortalità dell’anima, ad una plausibile vita ultraterrena, rimanendo in trance per lunghi periodi. I tempi si allungano talvolta così tanto, che alcuni animali ne approfittano per svernare nella sua ampia borsa. L’assenza prolungata, il più delle volte, viene notata dalla Cangura. Questa, dopo aver telefonato alla Gi-raffa, al Coccobrillo, alla Cicognac e ad altri compagnoni di baldoria, allerta i veterinari. Questi, con l’ausilio di alcuni Dronedari localizzano il meditativo. Dopo aver dato lo sfratto esecutivo agli ospiti della sua ampia borsa, rifocillano il povero guru, seguono degli esami ematologici estemporanei, per conoscere lo stupefacente in circolo e il più delle volte, con un po’ di Narcan, il canguroide ritorna alla realtà. La prima cosa che questo chiede tra le lacrime, è se sua moglie lo ha lasciato, visto il tempo intercorso. Quando i veterinari lo rassicurano sulla fedeltà della compagna, lui solitamente risponde: ”Allora ho meditato per poco tempo!” La canguru, che non sempre rispecchia l’atteggiamento meditativo del marito, spesso gli tira un gran destro che lo manda ko. I veterinari, a questo punto, dopo aver somministrato un tranquillante alla femmina, applicano del ghiaccio all’occhio del maschio, sperando non gli siano partiti anche degli incisivi. Senza farsi scorgere l’uno dall’altro i veterinari, guardano velocemente ognuno il proprio orologio, rassicurando poi la propria compagna nella puntualità per la cena.
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