24 Agosto 2019

14. Strani scherzi della vita III

di Sandro

Quando Luciana aprì la comunicazione e disse: “Pronto?”. Io con una voce impostata dissi:”Ciao Luciana…” e stavo continuando “..ti ricordi di m..” . Lei mi zittì subito replicando: “Ciao Guido!”. Lo disse in un modo così pacato che pareva una normale telefonata tra due persone che non si sentivano da due ore, certo non da più di vent’anni. Rimasi senza fiato, come un boxer che ha ricevuto un violento colpo alla milza. Il mio silenzio permise a lei di continuare: ”Stavo aspettando la tua telefonata!”. Mi ridestai immediatamente e le dissi: ”Come sarebbe a dire che stavi aspettando la mia telefonata?!”. ”Naturalmente non so cosa tu mi voglia dire, però sapevo che mi avresti telefonato. Anzi, diciamo così… Speravo tu mi telefonassi o meglio ancora tra quelli che avrebbero potuto telefonarmi l’unico a cui avrei risposto con piacere saresti stato tu!”. Così mi accolse la Luciana dopo vent’anni. Poi aggiunse: ”Vedi, alcuni giorni fa è arrivata in terapia del dolore una signora oramai nonna, con un strano abbigliamento. Quando ho letto la sua cartella clinica i sospetti visivi, si sono palesati nella loro concretezza. Era una zingara Sinti, Piemontese, in transito per Milano. Dopo averle somministrato dei farmaci oppiodi per un dolore neoplastico, lei mi ha guardato dritta negli occhi e mi ha detto: ”Tu sei una brava persona che hai saputo fare della tua sofferenza quotidiana un’arma di riscatto.”. In quell’istante ho cercato di pensare che fosse una frase ad effetto della zingara. Resto pur sempre un medico e per di più oncologo. Poi lei ha proseguito dicendomi: ”Senti, io di solito porgo il mio braccio per le varie terapie che mi fate, ora gentilmente porgimi tu la tua mano!” Io un po’ restia ho allungato la mia mano destra verso lei. La donna allora disse: ”Dammi la sinistra, cara questo braccio è più vicino al cuore e quindi non può mentire!” Solitamente non credo a cartomanti, lettrici di mano, fattucchiere, menestrelli e giullari ma, questa donna appena mi prese la mano tra le sue, sentii un sussulto violento e una strana energia che si diffondeva nel mio corpo. Mi convinsi immediatamente che era pura suggestione, eppure quando le sue dita solcarono il mio palmo sinistro, immediatamente rividi gli anni che furono. La zingara all’improvviso impallidì, tanto che volevo rimisurarle la pressione, e disse: “ Tu tanti anni fa hai conosciuto un uomo del quale il tuo cuore non si è mai scordato e che la tua mente ha cercato di celare ai tuoi sentimenti. Questo uomo involontariamente lo intravedi tutti i giorni, una parte di lui vive vicino a te. La sua voce si farà al più presto sentire.“. Io, in quel momento, mentre le mani della zingara incrociavano le mie, stavo pensando a te e ho sperato che la veggente non si sbagliasse. Ho creduto fermamente come il più fedele dei fedeli che quello che stava profetizzando sarebbe accaduto veramente. Ho aspettato, e ciò che era stato predetto, ora si è avverato. Sono veramente felice!”

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13. Strani scherzi della vita II

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