31 Dicembre 2019

16. Il quaderno di Sergio

di Sandro

Nell’ultima pagina sono disegnate delle labbra e vicino una frase: ”Vorrei che le labbra si muovessero solo per dar sfogo ad un sorriso…” Tutti vorremmo che le labbra servissero solo per sorridere e sdoganassero solo delle perle di saggezza, questo però, spesso non avviene. Anzi avviene difficilmente. Mettiamola così: ”Se tanti non dicessero una montagna di stupidaggini forse non riusciremmo ad apprezzare la profondità dei poeti e la saggezza dei pensatori”. E’ come se osservassimo un cesto di mele, quelle più rosse e mature non riuscirebbero a spiccare tra le altre se tra queste non ve fossero alcune un po’ meno brillanti. Banalità! Ma è proprio necessario venire a contatto con le brutture per capire che cosa sia realmente il bello ? E’ proprio necessario provare la malattia per capire quanto importante sia stare in salute? E’ proprio necessario andare in prigione per apprezzare la libertà? No! Forse di tutto questo non ne avremmo bisogno se talvolta riflettessimo. Si sa però che per riflettere dovremmo ogni tanto fermarci, cosa che costa tempo, ma soprattutto fatica. Troppa fatica e talvolta richiede anche lo sforzo suppletivo per una profonda autocritica, spesso destabilizzate .
Io quando vedo queste labbra ripenso a Linda e allora le mie commessure labiali prendono un’altra forma, si increspano, si contorcono, si contraggono in un doloroso rimpianto…..

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15. Mostri dentro

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