21 Dicembre 2019

Impianto elettrico

di Sandro

Riguardo l’impianto elettrico si apre tutto un mondo di leggi, doveri e controlli da rispettare. Riporterò qui di seguito, solo alcuni punti cardine, poi è necessario rivolgersi ad un professionista. Quando si prende in affitto un locale per trasformarlo nel nostro luogo di lavoro, si deve ricevere dal locatario un CERTIFICATO DI CONFORMITA’ DELL’IMPIANTO ELETTRICO. Il perito che firma il certificato di idoneità ne risulterà responsabile per dieci anni. Con questo atto si certifica che i materiali utilizzati per il supporto elettrico sono efficaci ed efficienti e che è presente il quadro luci generale ed almeno un salvavita. Se noi acquistiamo una struttura o attrezziamo un’area con l’utilizzo di vari pannelli di cartongesso come divisori, dobbiamo creare un nuovo supporto elettrico alla struttura. Il supporto cartaceo del nuovo impianto sarà contemplato tra la documentazione che si deve esibire in caso di controlli. Solitamente l’elettricista è supportato da un perito elettrotecnico o da un ingegnere che si occupa di riportare il progetto su carta, e lo accompagna dalle varie conformità dell’impianto elettrico. La documentazione deve essere a disposizione di eventuali richiedenti (ad esempio i colleghi della ASL) e naturalmente inviata, dall’ingegnere o dal perito, al Comune cui fa riferimento la struttura, inoltre una copia deve essere depositata alla Provincia e alla Regione. Si ricordi che i regolamenti tendono sempre a cambiare e che il professionista a cui ci si rivolge deve essere costantemente aggiornato, affinché non vengano inflitte sanzioni o chiusura della struttura perché non a norma.

PICCOLE DIGRESSIONI

Il nostro ambulatorio viene diviso in gruppo zero e gruppo uno da parte dell’elettricista. Al gruppo zero fanno parte: il magazzino, i bagni, la sala d’attesa, mentre al gruppo uno appartengono: tutte le stanze che contengono attrezzature. Alle stanze appartenenti al gruppo uno, devono essere applicato un quadro elettrico che può isolare quello spazio da tutto il resto dell’ambulatorio. Il quadro elettrico deve essere posto almeno ad un metro di altezza in modo da tutelarlo da eventuali fenomeni alluvionali. Il gruppo zero non richiede un quadro elettrico, ma le stanze dipendono tutte da un quadro centrale. Le lampade che vengono scelte per una efficace illuminazione devono essere a norma e possibilmente chiuse, ciò permetterà di evitare eventuali incidenti, quali possibili vetri sulla testa dei clienti. Quindi ciò che consiglio è controllare più la normativa che la bellezza estetica delle lampade!!!. Come ci si occupa della luce, ci si deve occupare anche del buio. L’opportunità di oscurare una stanza deve essere contemplata, necessita infatti, per una la visione ottimale delle radiografie. Una stanza che si possa abbuiare è inoltre necessaria per l’oftalmologo. La visione del fondo dell’occhio richiede poca o assenza di luce. La stessa diagnostica ecografica richiede che la stanza possa essere ottenebrata.

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