21 Dicembre 2019

Cartelli obbligatori

di Sandro

Uno dei cartelli obbligatori è quello che indica l’uscita d’emergenza. L’uscita come già detto dovrebbe essere costituita da una porta antipanico nelle strutture di nuove concezione, nei vecchi edifici non sempre necessita. Solitamente del cartello d’emergenza se ne occupa l’elettricista, il quale oltre ad affiggerlo, vi aggiunge una freccia in direzione dell’uscita. Sopra l’uscita d’emergenza ci dovrebbe anche essere posizionata una luce d’emergenza.
Un altro cartello, da porre in sala d’attesa, è quello del divieto di fumo, deve apportare la firma del direttore sanitario, pena un’ammenda.
In una apposita bacheca dovrebbero essere indicati: i nomi dell’equipe dell’ambulatorio o clinica, il nome del direttore sanitario, i vari colleghi presenti e le loro mansioni, i nomi dei colleghi che danno un supporto esterno, i nomi degli infermieri veterinari, tecnici e tirocinanti.
Deve essere messo in bella vista l’autorizzazione all’esercizio rilasciato dalla Regione, che deve essere rinnovato previo controllo ASL ogni cinque anni.
Andrebbe esposta anche il titolo di laurea anche se non necessaria per validare il nostro titolo, visto che l’abuso della professione ricorre sovente. Tanti pensano infatti che per fare il veterinario basti voler bene agli animali o fare un corso.
Obbligatorio è anche esporre l’orario che si prefigge la struttura.

Condividi